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Assistenza sanitaria ed economica

Assistenza sanitaria

Fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco, i cittadini italiani che hanno trasferito o trasferiscono la residenza in uno Stato Estero con il quale non è in vigore alcuna convenzione in materia sanitaria, come la Nigeria e la Repubblica del Benin, perdono il diritto all’assistenza fornita dal Servizio Sanitario Nazionale al momento dell’iscrizione all’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero).

Qualora rientrino temporaneamente in Italia, i cittadini italiani residenti all’estero aventi lo status di emigrato (oltre che ai titolari di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani), possono accedere alle prestazioni ospedaliere urgenti, erogate a titolo gratuito, per un periodo massimo di novanta giorni nell’anno solare, qualora gli stessi non abbiano una copertura assicurativa pubblica o privata.

L’interessato attesta la sua condizione di emigrato con una dichiarazione sostitutiva di certificazione da presentare direttamente alla ASL competente, al momento della prestazione. Non è pertanto più necessario ottenere un’apposita certificazione dall’Ufficio consolare del Consolato Generale.

Rientrano nella definizione dello status di emigrante:

  1. chi è nato in Italia, possiede la cittadinanza italiana, risiede all’estero ed è iscritto all’AIRE;
  2. chi è nato all’estero, possiede la cittadinanza italiana, ha risieduto in Italia ed è stato iscritto all’Anagrafe della Popolazione residente (ANPR) di un Comune e ed ha successivamente trasferito al sua residenza all’estero iscrivendosi all’AIRE.

Assistenza economica

L’Ufficio consolare del Consolato Generale può, compatibilmente con i fondi disponibili, erogare al cittadino italiano residente stabilmente in Nigeria o nella Repubblica del Benin e che si trovi in situazione di comprovata necessità, un sussidio avente carattere di assoluta eccezionalità.

Al cittadino italiano residente in Italia o in altra circoscrizione consolare, che si trovi ad affrontare difficoltà economiche impreviste e che non possa avvalersi dell’aiuto di familiari o terze persone (per esempio attraverso società abilitate al trasferimento di contanti), può essere concesso un prestito compatibilmente con i fondi disponibili, che l’interessato si impegna a restituire all’Erario.